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I tre ponti medievali e il pozzo di Fantina

Il vostro percorso continua ritrovandosi nel quartiere di Via Fiume dove sotto ai vostri piedi scorre ancora un torrente sotterraneo, il Crati, che, scendendo da Pizzo Di Pilo, attraversa l’abitato dividendolo in due parti, la parte più antica dalla nuova.

Nel secondo dopoguerra, tale torrente venne completamente ricoperto per rendere il percorso carrabile bonificando l’area dalle insidie di insetti e acqua stagnante. Prima di allora, le donne vi andavano ancora a sciacquare i loro panni nell’acqua corrente, utilizzando la cenere – detta ‘a liscìa – mettendo poi la biancheria al sole ad asciugare nel pianoro di San Nicola.

Anticamente la parte alta dell’abitato era circondata da mura possenti e tre porte che permettevano l’ingresso fino al castello, sito in un luogo inespugnabile. Due di esse dovevano essere ubicate proprio in corrispondenza dei ponti medievali costruiti in momenti successivi ed oggi coperti dalla strada (Vedasi Di Francesca, Gratteri, Palermo 2000).

Ponte Vecchio o Suttano

Consentiva l’attraversamento del torrente nella parte bassa e terminale del valico, al confine delle mura dell’abitato e vicino il quartiere di lo Gurgo. Oggi, Piazzetta Ponte Silvio.
Gianni Cardinali rivela una casa a la cantunera di ponti suttano di questa terra conf. con la casa di Salvaturi di augustaro” (Archivio di Stato-Palermo, Riveli Tribunale Real Patrimonio, V. 1170, f. 449, anno 1616).

Dal sec. XVIII esso venne rinominato Ponte di Silvio, dal nome inusuale di un mastro Silvio Di Fatta che abitava con la sua famiglia in una casa in tre corpi, proprio al confine con il fiume:

M.tro Silvio di Fatta capo di casa di anni 47 – Margarita di Nicastro muglieri – Minico, Nucaso, Antona, Palma – figli” rivela “una casa solerata a calcj consistenti in tri corpi existenti in ditta terra confinanti con lo fiumi in mezzo la ditta terra e con la casa della Cappella del SSmo Sacramento di prezzo di uncj trentasei – 36” (Archivio di Stato-Palermo, Riveli Tribunale Real Patrimonio, V. 1169, f. 11, anno 1607).

Pietro Cirinciune tiene una casa terrana in questa terra qri dello ponte di Silvio conf. con la casa della Venle chiesa di Sto Antonio Abbate e con la casa di Giacomo Bellomo (Archivio di Stato-Palermo, Deputazione del Regno, Riveli 2945, f. 27, anno 1748).

Ponte di Mezzo o di Fantina

Consentiva l’attraversamento del torrente nella parte mediana o centrale del valico, al confine delle mura dell’abitato. Oggi Via Fantina.
M°Angelino Polizzi di anni 20, Margarita sua muglieri, rivelano la mita di una casa a la strata di lo ponti di inmezzo in questa terra conf. a la casa di Brancato di Brucato et di Salvaturi Culotta (Archivio di Stato-Palermo, Riveli Tribunale Real Patrimonio, V. 1166, anno 1584).

Questo ponte veniva anche chiamato “di Fantina”, poiché in origine prendeva il nome di chi abitava quel quartiere, Fantina, prob. ipocoristico di Infantina, antico personale femminile medievale. Molte di quelle particolarità nominali dei secoli passati infatti, sono cadute oggi in disuso come ad esempio Fata, uno dei nomi femminili più comuni della Gratteri del sec. XVI:

Veronica Cirrincione relitta del quondam Paulo di Pollina rende ogni anno t. 3 sopra la sua casa existente nella contrata d’Infantina” (Archivio Parrocchiale di Gratteri, Libro delle rendite della Ven.le Chiesa di San Leonardo, Proc.re Don Filippo Di Fatta, anno 1694-95) .

M° Andrea di Fatta capo di casa di anni 42, Marina sua moglie, rivelano una casa existenti in questa terra di gratteri nella ruga di Fantina (Archivio di Stato-Palermo, Riveli Tribunale Real Patrimonio, V. 1166, anno 1584).

Agata Pellerino relitta di Vincenzo Pellerino rivela una mita di una casa existenti nella q.ta de la fontana di Fantina conf. con li casi di li heredi di Ludovico Pizuto di prezzo di unzi sei (Archivio di Stato-Palermo, Riveli Tribunale Real Patrimonio, V. 1170, anno 1616).

In corrispondenza al vicolo Fantina – chiamato nel sec. XVI la Ruga di Fantina – era presente una cisterna medievale con fontana, utilizzata tempo addietro come pozzo fino a quando venne completamente sotterrata durante il rifacimento della nuova gradinata di via Fantina. Di quei tempi rimangono solo dei vani ricordi cristallizzati nelle massime popolari del buon contadino: “Quannu fuma Fantina, nchiuiti uogliu, furmientu e farina” (Quando il pozzo di Fantina esala un denso tepore, preparati per l’inverno e fai scorta di olio, frumento e farina).

Ponte Nuovo o Suprano

Consentiva l’attraversamento del torrente nella parte alta del valico, costruito durante la fase di espansione dell’abitato. Oggi Piazzetta Ponte Nuovo.

Francisco di Gerardo rivela una casa terrana esistenti nella qta dello ponti novo conf. con la casa di Gioanni di Gerardo et dalaltra parte la casa di Dominico Sunseri (Archivio di Stato-Palermo, Riveli Tribunale Real Patrimonio, V. 1170, anno 1616).

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