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Un albero genealogico di cinque secoli per la famiglia Cannici Ceresia

Un albero genealogico di cinque secoli per la famiglia Cannici Ceresia

Rosa Maria Cannici abita a Santo Stefano Roero, un comune di circa 1.300 abitanti della provincia di Cuneo. Rosa Maria quando può ritorna sempre a Gratteri per ritrovare la sua pace in quella casa che l’ha vista crescere, dove ogni singola pietra parla dei suoi genitori, della sua gente. Rosa Maria tempo fa ha scritto una email per conoscere i nomi dei suoi antenati e fare un regalo inaspettato ai suoi 4 fratelli e ai loro nipoti affinché si ricordino sempre che c’è un posto in Sicilia che rappresenta le radici.
È un paese che li aspetta ogni qualvolta loro vorranno tornare. Sin da subito, Gratteri nel cuore si è messo all’opera per la realizzazione dell’albero genealogico riuscendo a risalire – per la famiglia di Cannici Giovanni (1927), suo papà, figlio di Antonio (1900) e Di Majo/Di Maggio Giuseppa (1900) – addirittura fino al 1500. La mamma è Calcedonia Ceresia (1927), un cognome arrivato a Gratteri da Palermo quando Giuseppe Ceresia, carabiniere, classe 1901 (figlio di Ignazio e Rosalia Ceresia), sposò Francesca Cannici, classe 1905, figlia di Paolo (1871) e Calcedonia Civello (1882).
Rosa Maria ha letto gli atti di nascita e di matrimonio dei suoi bisnonni e trisavoli, ha capito che quel soprannome Sipiuni che portava il nonno, in realtà non fosse altro che il nome stesso del trisavolo, Sipione Cannici (1807-1877) sposato con Rosa Vento (1819-1880), rimasto poi come soprannome ai discendenti. Adesso i suoi nipoti conoscono la loro storia che racconteranno a loro volta ai futuri discendenti #gratterinelcuore #iltempodelritorno

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